Classifiche italiane: per lo streaming considerati solo gli abbonamenti premium

  • 23 Gennaio 2018

Novità in vista per le classifiche dei consumi di musica nel nostro Paese. Da gennaio 2018 il sistema ufficiale italiano di classifiche e certificazioni musicali considererà solo i consumi in streaming derivati dagli ascolti in abbonamento premium.

Lo streaming rappresenta un segmento di mercato che in Italia vale ormai il 44%. Sebbene la fruizione free resti molto forte, sempre più utenti scelgono i servizi premium e questo è un segnale dell’evoluzione del mercato che non si può ignorare. In questo contesto, appare ancora più importante valorizzare i consumi affinché le classifiche di vendita rappresentino una realtà più omogenea.

La novità sarà applicata sia alla classifica degli album che a quella dei singoli e avrà ovviamente effetto anche sul sistema di certificazione ufficiale degli award d’oro e platino di FIMI.

Il conversion rate tra download e streaming resterà per ora immutato, ma sarà oggetto di analisi semestrali al fine di valutare possibili aggiornamenti rispetto alla metodologia esistente. Attualmente corrisponde, nel caso dei singoli, ad 1 download per 130 ascolti in streaming, mentre nel caso degli album, si mantiene quella conversione ed il numero totale degli ascolti relativi ad un titolo album viene diviso per 1.300.

Fonte: FIMI